Dopo quattro giorni di latitanza Fabrizio Corona si è costituito consegnandosi spontaneamente alla polizia portoghese, anche se secondo gli inquirenti più che costituito Corona si sarebbe arreso vedendosi ormai braccato e senza speranze, secondo quanto affermano Corona e i i suoi legali la fuga non era stata programmata da tempo ma si sarebbe trattato di un colpo di testa dettato dalla paura e dal panico, ora per lui si apriranno le porte del carcere dove rischia di scontare fino a quasi otto anni di carcere, agli agenti Corona sarebbe parso avvilito e avrebbe pianto dinanzi a loro consapevole del suo destino.
Fuga programmata
Secondo gli inquirenti Corona stava studiando la sua fuga da almeno due giorni a tradirlo sarebbe stato un Tom Tom comperato da un suo collaboratore e utilizzato per la fuga di cui ora analizzeremo i vari passi:
secondo la ricostruzione Corona venerdì, dopo
aver lasciato la palestra, sarebbe rimasto per qualche ora a Milano da amici, una volta venuto a conoscenza della condanna definitiva avrebbe deciso di attuare il piano di fuga. Dopo essersi procurato trentamila euro in contanti , sarebbe partito in auto accompagnato da un amico fino a raggiungere la Francia. Dopo avere fatto rientra are l'amico a Milano in treno si sarebbe recato da solo in Portogallo tappa finale del suo tragico viaggio. "Può contare su amici che hanno case in
diverse parti d'Europa - spiegavano gli investigatori - in più c'è da
aggiungere che tempo fa ha denunciato lo smarrimento del passaporto.
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